Danza classica
professionale
Dai 10
anni

Subito dopo la fase della Propedeutica e della Predanza per le bambine intorno ai 10 anni viene il momento del vero e proprio avviamento alla danza classica.
Oltre ad alcune posizioni base si inizia ad avere il primo approccio con i passi della danza moderna. Senso del ritmo, memoria, ricerca della coordinazione sono gli obbiettivi del corso.
Base di qualsiasi altro stile, lo studio dell’impostazione classica porterà i giovani danzatori ad acquisire i rudimenti necessari per approfondire, poi volendo, negli anni successivi, qualsiasi altra forma di danza.
Con divertimento e gioco, le bambine vengono accompagnate alla realizzazione di semplici coreografie con cura della postura, del portamento, della grazia e dei primi passi tecnici.
I corsi prevedono una corretta formazione fisica con graduale impostazione metodologica della tecnica classica alla sbarra e al centro.
Attraverso uno studio costante si acquista consapevolezza del movimento del proprio corpo nello spazio, del proprio peso e si acquisisce la capacità di coordinare i movimenti delle varie parti del corpo e a relazionare il movimento alla musica.
La danza necessita primariamente delle cosiddette capacità coordinative ed esse sono maggiormente sensibili e si perfezionano in età precoce e precisamente nel periodo che va dai nove ai dodici anni.
Per tale motivo l’avviamento a questa disciplina è consigliabile intorno ai dieci anni, la fascia di età che corrisponde alle cosiddette “fasi sensibili” ed è necessario che gli impegni motori siano adeguati allo sviluppo ed ai periodi della crescita dei giovani praticanti.
Il Centro Scuola professionale di Danza Artwell Ballet School di Napoli offre la possibilità di crescere nel mondo della danza, di amare questo di mondo e di creare la propria felicità con delle piccole punte ai piedi.
La danza è tutta la mia vita.
Esiste in me una predestinazione, uno spirito che non tutti hanno.
Devo portare fino in fondo questo destino: intrapresa questa via non si può più tornare indietro.
È la mia condanna, forse, ma anche la mia felicità.
Se mi chiedessero quando smetterò di danzare, risponderei “quando finirò di vivere”.
Rudolf Nureyev