
Merendine | Danni | Alternative
Quello dell’obesità infantile è un problema molto diffuso in Italia. Le più recenti statistiche indicano che un bambino su due è sovrappeso e che ben 1/3 è addirittura obeso, con una tendenza maggior nel Sud Italia.
Il fenomeno, denunciato a gran voce dai più autorevoli non è altro che il risultato di uno squilibrio calorico che si è protratto nel tempo, introducendo nell’organismo del bambino molte più calorie di quante è solito bruciare.
In passato l’alimentazione dei bambini non richiedeva una grande preoccupazione, questo perché i bambini, riunitisi in gruppo, potevano bruciare le calorie, giocando a calcio o facendo tutte le altre attività all’aria aperta, che oggi sono relegate nella stanza dei ricordi dei loro genitori.
Il bambino moderno è purtroppo la proiezione di uno stile di vita scorretto: seduto la mattina a scuola, il pomeriggio a guardare la TV o a giocare al computer, persino gli incontri con gli amici avvengono via chat o attraverso le varie apps degli smartphone. Chiacchierando con i compagni, il bambino non lesina certo merendine e snack, anche approfittando dell’assenza dei genitori, entrambi al lavoro.
Risultato ? In breve periodo ci si ritrova con un figlio che può pesare anche 1/3 oltre il suo peso forma e che presenta già i primi sintomi delle patologie senili, come la pressione alta. A questo spesso si aggiunge un forte senso di svogliatezza, apatia, stanchezza cronica che molti interpretano come semplice pigrizia.
Purtroppo nella maggior parte dei casi si tratta dei sintomi dovuti alle intolleranze alimentari di cui i nostri figli sono vittima: agevolate da un sistema alimentare carente in frutta e verdura, che vede gravi deficienze vitaminiche o minerali, le intolleranze speso non vengono diagnosticate in maniera tempestiva, proprio a causa dei sintomi generalizzati che difficilmente vengono ricondotti all’alimentazione.
Nelle merendine, anche quelle cosiddette “di marca” che in teoria (ma solo in teoria) dovrebbero dare una minima garanzia di qualità, sono presenti, in maniera consistente, grassi idrogenati e zuccheri. Per legge la quantità degli ingredienti di un prodotto, dev’essere messa in maniera decrescente (iniziando da quello che ha la maggiore quantità, fino a quello che ne ha la minima).
Ebbene leggendo la lista, spesso si rimane sbalorditi nel constatare che al primo posto c’è lo zucchero, ancor prima della farina!
Quali i rimedi ? Prima di tutto portare il proprio figlio da un dietologo infantile, il quale stabilirà l’eventuale grado di obesità e degli esami per accertare la presenza di intolleranze alimentari che potrebbero aver danneggiato il metabolismo. Quindi, in linea generale, sarebbe meglio ridurre il più possibile la presenza in casa di alimenti stile junk food (merendine, patatine e snack in generali), favorendo l’attività fisica, magari anche la socializzazione (sport di squadra, palestra).
Come sostituirli ? Semplice: la frutta è la migliore soluzione, ma nel caso di preferisca qualcosa di più completo si può sempre optare per il classico pane e marmellata (magari biologica). Importante ricordare che i cibi semplici sono sempre quelli più sicuri e maggiormente tollerati dall’organismo.